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In cosa consiste il progetto “Economia di Comunione”

EdC

Scopriamo i dettagli

Il progetto “Economia di Comunione”, noto anche con la sigla EdC, è una realtà che accomuna ormai 700 aziende in tutto il mondo.

Chiara Lubich, fondatrice nel lontano 1991, aveva in mente un’idea ben precisa: creare un sistema economico basato sulla cultura del dare, che vede protagonisti uomini debitamente formati, allo scopo di contrastare l’avidità della società moderna, troppo concentrata sulla corsa all’accumulo di beni materiali.

La Cooperativa Sociale Primavera 83, di Via Gruxi De Marmori, n. 29, a Elmas (CA), ha aderito al progetto “Economia di Comunione”, appoggiando la visione globale ispirata dalla Lubich.

Sin dalla nascita, negli anni 80, la Cooperativa ha sempre avuto scopi sociali, a favore della collettività.

La grande missione di Primavera 83 è quella di creare opportunità di lavoro per i ragazzi con problemi di tossicodipendenza o malattia mentale.

L’idea di base

Il progetto “Economia di Comunione” coinvolge una schiera eterogenea di soggetti, con posizioni diverse all’interno del tessuto sociale.

Dirigenti, lavoratori, imprenditori e cittadini, tutti accomunati da un unico e grande scopo, ovvero quello di contribuire alla crescita di un comune sentimento di comunione e reciprocità, in totale contrasto con i valori promossi dal sistema capitalistico.

Alle situazioni di miseria dilaganti, il progetto “Economia di Comunione” contrappone l’esigenza di creare nuovi posti di lavoro, ambienti basati sulla condivisione e sulla comunione.

Le qualità di ogni singolo lavoratore dovranno essere valorizzate e allo stesso verrà data la possibilità di formarsi, acquisendo competenze specifiche, che andranno ad aumentare la loro professionalità.

L’idea di base, che ha dato vita a tutto, è la speranza di una economia alternativa, che trae forza dalla fratellanza dei membri della comunità, che condividono i profitti, migliorando la qualità della vita, a livello morale e materiale.

Al centro di “Economia di Comunione”, dunque, soprattutto le fasce più deboli della popolazione, alle quali occorrono aiuti concreti, frutto dell’impegno di imprenditori ed aziende, che espandono i propri confini per il bene comune.

I capisaldi

Come anticipato, il progetto “Economia di Comunione” si fonda su una visione ben precisa, ovvero l’eliminazione della miseria e dell’ingiustizia sociale.

Strutturalmente, “Economia di Comunione” è una realtà mondiale, coordinata da una Commissione Centrale e da diverse Commissioni Locali, legate, in modo sussidiario, alla Commissione Centrale.

I fondatori di EdC hanno ideato un vasto progetto formativo, che diffonde la cultura del dare, attraverso incontri nelle scuole ed eventi di formazione per imprenditori, lavoratori e cittadini.

A questi viene insegnata la condivisione e la gestione degli utili secondo quelli che sono i capisaldi della filosofia.

È importante che si tenga conto dello sviluppo dell’azienda, della formazione culturale e dell’aiuto alle persone meno fortunate.

Sono questi i tre criteri che muovono la suddivisione degli utili, distribuiti in egual misura per ciascuna voce.

A riprova di questo è nato il Rapporto “Economia di Comunione”, un documento prodotto dalle aziende ogni anno, per dimostrare, appunto, la distribuzione di tali utili guadagnati.

Nella cultura del dare, però, l’aiuto agli indigenti non passa solo dalla donazione di risorse economiche, capaci di sollevare, momentaneamente, la posizione dei più bisognosi.

Per curare la povertà, infatti, è necessario includere i soggetti svantaggiati nella comunità e nelle realtà produttive locali, che si impegnano a fornire una formazione professionale specifica.

Solo così la missione del progetto “Economia di Comunione” potrà dirsi concretizzata in ogni suo aspetto.

La Cooperativa Sociale Primavera 83 ha deciso di prendere parte al progetto perché solidale con i valori promossi da EdC.

Se desideri conoscere ulteriori dettagli sull’argomento, scrivi una mail all’indirizzo info@primavera83.com o chiama il numero 070/241106 per parlare con gli esperti del settore.