Cosa fare per donare nuova vita alla vegetazione spenta
Le aree verdi sono una preziosa risorsa per il mondo e, come tali, hanno bisogno di specifiche attenzioni, interventi finalizzati a mantenere inalterate tutte le caratteristiche della vegetazione.
Molto spesso, però, parchi e giardini vengono abbandonati a loro stessi, con conseguenze decisamente catastrofiche, per il verde e per l’ambiente in generale.
In questi casi, il recupero delle aree verdi, danneggiate dalla cattiva o inesistente manutenzione, richiede il doveroso intervento di professionisti del settore, specialisti in possesso delle capacità tecniche necessarie a risollevare le sorti di parchi e giardini.
La Cooperativa Sociale Primavera 83, di Via Gruxi De Marmori, n. 29, a Elmas (CA), garantisce ai clienti ogni intervento necessario a ripristinare la naturale bellezza della vegetazione.
Le operazioni da mettere in atto saranno frutto di un attento studio preliminare, volto ad individuare le problematiche concrete, così da capire quali sono le soluzioni che più si addicono al caso concreto.
Il sopralluogo
Prima di procedere alle operazioni di recupero vere e proprie, gli specialisti del verde hanno bisogno di analizzare attentamente qual è la situazione di decadimento in cui versano le aree per le quali si richiede il recupero.
Contestualmente, è possibile effettuare una sorta di inventario delle specie vegetali presenti, delle caratteristiche del terreno e, più in generale, del clima che insiste sulla zona in questione.
All’esito del sopralluogo, gli esperti incaricati avranno modo di confrontare il materiale raccolto, comparando i dati anche con quelle che sono le esigenze di utilizzo finale delle aree verdi destinate al recupero.
Le operazioni pratiche
Per capire come agire, è fondamentale organizzare le idee e procedere alla progettazione del nuovo spazio verde.
In questo modo, tutti i pensieri a riguardo verranno organizzati e, soprattutto, vagliati, anche alla luce della situazione concreta nella quale si deve agire.
Dalla dimensione del terreno, all’esposizione, tutto dovrà essere calcolato al dettaglio, senza margine d’errore.
Questa fase preliminare sarà importante anche per la scelta dell’attrezzatura da impiegare nel recupero dell’area verde, come, ad esempio, rasaerba, decespugliatore, tagliasiepi, zappa, cesoie e innaffiatoio.
La prima cosa da fare, però, è quella di pulire l’intera zona, eliminando tutta la vegetazione ormai morta e ogni altro oggetto d’intralcio.
È bene ricordare che uno spazio verde malandato da troppo tempo avrà bisogno di ingenti quantità di acqua, per permettere al terreno di tornare produttivo e rigoglioso.
Una volta terminate tutte le operazioni di recupero e ristrutturazione, il cliente può decidere di affidare ai professionisti anche il compito di abbellire ed arredare l’area verde appena risanata, per aumentarne il valore e la godibilità.
L’importanza del recupero
Recuperare la vegetazione di una determinata zona, pubblica e privata, non è solo una questione di vanto estetico personale.
Di fatto, permettere alle aree verdi di prosperare significa agevolare lo sviluppo dei cosiddetti corridoi ecologici, perimetri in grado di migliorare la qualità della vita, influendo sull’aria respirabile e sulla biodiversità presente in città.
La valenza sociale di parchi e giardini non può essere sottovalutata, soprattutto in un periodo storico in cui l’attenzione all’ambiente e all’ecologia ha raggiunto livello decisamente elevati.
È bene ricordare, inoltre, che con la Cooperativa Sociale Primavera 83 è possibile aderire al Bonus Verde.
Si tratta di uno sconto fiscale IRPEF, grazie al quale è possibile detrarre il 36% delle spese documentate relative al verde, comprese quelle sostenute per il recupero di aree verdi.
Per saperne di più visita la sezione dedicata o chiama il numero 070/241106.